La tarda estate dei poeti si presenta quest’anno in una veste nuova: una vera festa della poesia sul finire dell’estate.
Tre letture – gestite e moderate dagli organizzatori – si alterneranno a intermezzi musicali e a vivaci discussioni, con il collaudato catering di Feinkost Farnetani.
Con Yari Bernasconi (Svizzera italiana)
Roberta Dapunt (Italia)
Safiye Can (Germania)
Musica: Josef Breastmann
Yari Bernasconi, nato a Lugano nel 1982 da madre italiana e padre per metà italiano e per metà bernese, è cresciuto in Ticino e ora vive vicino a Berna, dove svolge l’attività di giornalista culturale. Si considera un “classico figlio di migranti cresciuto lontano dagli stereotipi”. Le sue prime raccolte di poesie hanno ricevuto numerosi riconoscimenti.
Roberta Dapunt, nata nel 1970 a Badia, nelle Dolomiti, ha vinto il rinomato Premio Letterario Internazionale Viareggio Rèpaci, nel 2018, per la sua raccolta di poesie “Sincope”; i suoi volumi sono segnalati nelle „Lyrik-Empfehlungen“ negli anni 2012, 2021 e 2022.
La lirica di Safiye Can, nata a Offenbach a.M. nel 1977 da genitori circassi, oscilla tra la potenza delle sue immagini linguistiche e il suo forte impegno socio-politico. Dal suo debutto lirico „Rose und Nachtigall (2014), Can è seguita da un vasto ed entusiasta pubblico, non da ultimo come autrice di liriche incentrate sul tema dell‘amore.
Josef Brustmann, nato nel 1954, poeta, musicista (tuba, violoncello, pianoforte, contrabbasso), cabarettista, fa da contrappunto alle voci liriche con le ricche sfumature musicali della sua cetra.
In lingua italiana e tedesca
Per il ricevimento ringraziamo lo sponsor Feinkost Farnetani
Registrazioni entro il 2 ottobre presso info@lyrik-kabinett.de oppure tel. (089) 34 62 99
Ingresso: € 8 / € 6
Soci del Lyrik Kabinett: ingresso libero
Previa registrazione, i biglietti si potranno acquistare la sera stessa, presso la cassa.
Data della manifestazione
Giovedì 5 ottobre, ore 18
Luogo della manifestazione:
Lyrik-Bibliothek
Amalienstr. 83a, Monaco di Baviera
(metropolitana U3/U6, fermata “Universität”)
Foto: (c) Roberta Dapunt