Laura Pugno, finalista al Premio Campiello 2017, racconta il suo ultimo romanzo. Una ragazza, orfana a seguito di una catastrofe, esce nel bosco e non fa ritorno, venendo riscoperta solo dopo dieci anni da una ricercatrice. Un libro che “col consueto, perentorio nitore” – così Andrea Cortellessa – parla del confine e del conflitto tra natura e cultura, con un umanità in bilico tra l’essere civiltà o essere specie.
L’autrice, che dirige l’Istituto italiano di Cultura di Madrid, ne parla con Elisabetta Cavani.
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